RAVIOLI DI SOLA FARINA DI CECI CON RIPIENO DI RANA PESCATRICE E FAGIOLINI

Ogni tanto è un vero piacere vedere che la curiosità porta a scoperte molto interessanti. Questa non potevo non raccontarvela, visto il sempre maggiore interesse per farine alternative e prive di glutine. La scoperta arriva da un libro molto interessante che ho comprato di recente “Alchimie in cucina”. Il libro è stato scritto da una collega food blogger, Shamira Gatta, che ho trovato davvero curioso e così non ho potuto fare a meno di provare quello che ha raccontato a riguardo delle farine senza glutine e alla possibilità di essere trasformate in farine adatte alla panificazione e alla pasta fresca. Ho iniziato con una delle mie preferite: la farina di ceci, che amo soprattutto in abbinamento col pesce (ne avete un esempio qui e uno qui). Come ben sapete, queste buonissime farine, in particolare quelle di legumi, sono adatte a tantissime ricette, ma difficilmente si prestano a farne pasta fresca o pane, se non utilizzandole in una piccola percentuale e miscelandole con farine più tradizionali, come quella di grano.

Esiste, però, una facilissima, sebbene lunga, procedura, chiamata denaturazione che ci aiuta ad ovviare a questo problema. Questo procedimento è stato messo a punto dal dottor Cassi e dalle sua equipe e consiste semplicemente nel mantenere queste farine ad una temperatura di 80/90 gradi per almeno 3 ore. Questa procedura consente di “rompere”, il termine tecnico è “denaturare”, le proteine, contenute all’interno della farina, che, attraverso questo processo, si intrecciano in una rete simile a quella formata dal glutine, rendendole lavorabili come farine tradizionali. Naturalmente non possiamo aspettarci delle caratteristiche identiche a quelle di una farina di grano, ma sono assolutamente soddisfatta del risultato ottenuto: ho impastato una bellissima pasta fresca senza alcuna aggiunta di farina di grano o di altra farina. La procedura di denaturazione, come vi dicevo, è molto semplice: sarà sufficiente scaldare nel forno di casa la farina che vogliamo denaturare, tenendola ad una temperatura di 80/90 gradi per almeno 3 ore. Io l’ho messa in una teglia ampia, in modo che lo spessore della farina risultasse sottile e il calore potesse raggiungerla in modo uniforme. Trascorso questo tempo è pronta per poter essere utilizzata (naturalmente dopo averla lasciata raffreddare). Visto il lungo procedimento è consigliabile denaturare più farine nello stesso momento. Si conservano, poi, come facciamo normalmente, per usarle all’occorrenza.

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L’abbinamento dei ceci con il pesce è per me sempre così allettante e ho deciso di usare un pesce che ultimamente amo molto: la rana pescatrice o coda di rospo in abbinamento ad una verdura di stagione dal sapore delicato: i fagiolini. Per non appesantire la delicatezza del piatto ho deciso di condire il piatto solo con un buon olio toscano e un po’ di pecorino a media stagionatura. A voi decidere, se il formaggio con il pesce può essere sdoganato per alcune occasioni. A me questa, sembrava l’occasione giusta.

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ingredienti per due persone:

 

PER LA PASTA

100 GR DI FARINA DI CECI DENATURATA

1 UOVO

1 CUCCHIAIO DI OLIO EVO

PER IL RIPIENO:

150 GR DI RANA PESCATRICE

100 GR DI FAGIOLINI

SALE

OLIO EVO

AGLIO

ZENZERO

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PER IL SUGO

OLIO EVO

PECORINO TOSCANO A MEDIA STAGIONATURA

DSC_0223_FotorPROCEDIMENTO:

Ho impastato la pasta con la farina di ceci, l’uovo e l’olio, aggiungendo eventualmente un goccio di acqua se necessario, lasciandola riposare per trenta minuti in frigo. L’ho stesa con l’aiuto di altra farina di ceci e ho ricavato dei rettangoli di circa 8/9 cm x 5 cm. Nel frattempo ho cotto in una pentola antiaderente la rana pescatrice tagliata a tocchetti con uno spicchio d’aglio. Dopo un paio di minuti ho aggiunto i fagiolini e ho lasciato cuocere per una decina di minuti in tutto Ho spento e ho aggiustato di sale, grattugiando un pezzettino di zenzero per profumare. Ho formato i ravioli mettendo al centro un po’ di impasto e ho richiuso i ravioli spennellando i bordi con un po’ d’acqua per sigillare bene i bordi. Ho cotto i ravioli in acqua bollente salata per 6/7 minuti e li ho finiti in padella con un filo d’olio e pecorino grattugiato, mantecandoli con un po’ di acqua di cottura della pasta.

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37 thoughts

  1. Ma quante ne sai!?! Si impara sempre qualcosa di nuovo con te… Interessantissimo questo processo che permette di usare anche farine alternative per la pasta fresca (che prima o poi farò, lo giuro). L’abbinamento con il pesce sai già che mi piace…e secondo me anche il formaggio ci sta benissimo, eccome!
    Un abbraccio!

  2. Questo post si meriterebbe di essere messo su wikipedia! Grazie mille per tutte queste spiegazioni, davvero molto utili! Per questi ravioli, guarda, mi alzo in piedi per applaudirti, veramente non so come commentare, sono meravigliosi!

    1. Oh Margherita, io sono lusingata davvero di avere i tuoi complimenti!
      Questa novità sulla denaturazione delle farine è una novità anche per me, ma era troppo entusiasmante per non condividerla con voi.
      Grazie di cuore di essere passata.
      Un abbraccio

    1. Ciao Martina,
      anche io dovrò sperimentare, a questo punto ancora un po’ con questa denaturazione, ma non si trovano tantissime informazioni a riguardo. Intanto sono contenta di un primo buon risultato!
      Un abbraccio e grazie della visita

  3. anch’io adoro l’abbinamento ceci-pesce, l’uno esalta l’altro!! ma questa tua creazione è semplicemente deliziosa e irresistibile!!! Posso solo immaginare il sapore divino che ne è venuto fuori! Bravissima Angiola:-)

    1. Ciao Manu,
      non sapevo di questa tua intolleranza…
      spero di poterti essere stata utile, ma sicuramente sarai ben più informata di me a riguardo.
      In ogni caso quello che ho ottenuto è davvero un buon risultato.
      Un abbraccio e a presto!

  4. Sapevo di questo procedimento ma non l’avevo mai sperimentato, anche perché avevo letto opinioni contrastanti sulla resa finale… però visti i tuoi risultati quasi quasi quando torno dal mare lo provo. Mal che vada, mi spendo la ricetta con il mio fido mix di farine 😉

    1. Ciao Bianca,
      guarda il mio risultato è stato davvero buono. La pasta si è stesa facilmente. Certo rimane abbastanza umida, per cui bisogna aiutarsi con altra farina per evitare che si attacchi, ma vedrai che rimarrai contenta se la proverai.
      Intanto continuerò ad informarmi anche io su qyesto procedimento.
      Grazie della visita.
      A presto!

  5. Interessante, non sapevo si potesse fare la pasta con sola farina di ceci…finora l’ho usata solo miscelata con altre farine e anche al posto dell’uovo con ottimi risultati…c’è sempre da imparare 🙂

  6. ma quante ne sai amica mia? direi che il sacchettino di farina di ceci che ho in dispensa ha già trovato la sua destinazione…
    fantastici i ravioli ed il loro ripieno
    un bacio!

  7. Ma dai? Ravioli di sola farina di ceci? Non avevo mai sentito di questa preparazione..voglio provarci! Grazie cara

  8. Che spettacolo! Tutte cose che amo assieme, farina di ceci, fagiolini e rana pescatrice! Complimenti per questo primo elegante e gustoso! 🙂

  9. Che dire, ti sono venuti benissimo!
    Anche io adoro l’abbinamento “farina di ceci & pesce”, pensa che ho fatto anche dei ravioli difarina di ceci e zafferano ripieni di baccalà, quando ho visto questo tuo post ti ho pensata parecchio!
    Sono felice che tu abbia trovato interessante il mio libro!
    Baci!

    1. Ciao Chamira,
      che piacere averti qui! Si, ho letto il tuo libro con molto interesse, davvero particolare e con un sacco di spunti. L’abbinamento ceci-pesce è davvero strepitoso! Interssante l’idea dei ceci con il baccalà. Lo terrò presente per uno dei prossimi esperimenti.
      baci a te e grazie mille di essere passata

  10. Ciao!!! Posso chiederti una informazione??? Questa pratica va bene con tutte le farine di legumi??? Con il grano saraceno??? Grazie

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