TORTA QUASI MAGICA ALLE CASTAGNE E CIOCCOLATO

Che io non sia una grande esperta di pasticceria tradizionale ben lo sapete, ma questa ricetta era da troppo tempo che mi si presentava di fronte ovunque. Gira da mesi e mesi su diversi siti internet, nei blog e questo mese anche Sale&Pepe ha deciso di proporla nella sua versione classica. Si chiama torta magica o per gli inglesi Magic Cake: si tratta di una torta che, con un solo impasto, regala ben tre differenti strati con consistenze differenti. Non male per una che cucina dolci vegani da anni per paura di montare delle chiare d’uovo. La decisione definitiva è arrivata vedendo che anche Fabio e Annalù avevano ceduto alla tentazione di provarla.  Io ero scettica, lo sono stata fino alla fine, non perchè non mi fidassi della ricetta, ma perchè non mi fidavo di me. E avevo ragione. Solitamente le ricette in cui devo dividere tuorli da albumi le scarto a priori, perché la noia mi assale solo leggendo di doverlo fare, figuriamoci a farlo davvero. Ma questa volta mi sono imposta di provarci. Vi risparmio, quindi, l’inevitabile odissea della separazione di bianco e rosso delle uova, finita inaspettatamente con un ottimo risultato:  una bellissima spuma giallo chiaro di tuorli e zucchero e una nuvola bianca di chiare d’uovo montate a neve.  Son soddisfazioni. Ma le cose semplici non mi piacciono e ho deciso di modificare la ricetta originale utilizzando la farina di castagne. Non è un caso quindi se la torta, da magica che doveva essere, ha perso parte della sua magia ed è diventata qualcosa di leggermente diverso, ma altrettanto buono.

Forse dovevo aspettarmelo: la farina di castagne è sicuramente più umida e, nonostante l’abbia utilizzata miscelata con la farina di grano in una percentuale inferiore al 50%, non potevo aspettarmi che il risultato fosse lo stesso. La torta, dunque, non è diventata bella alta come avrei voluto e i tre strati erano un pochino meno evidenti. Però c’erano, vi assicuro che c’erano. Come faccio a convincervi a provare anche la mia versione? Era buona e il sapore di castagne cioccolato è sempre una garanzia. Inoltre, se siete degli esperti divisori di bianchi e rossi d’uovo, sarà facilissimo prepararla. Se vorrete provare a rendere più evidenti le tre diverse consistenze vi consiglio di aumentare il tempo di cottura di una decina di minuti rispetto alla mia ricetta, in modo da cuocere maggiormente la parte superiore e diminuire quindi lo strato di parte cremosa all’interno del dolce.

Buona settimana, ci vediamo (forse) il prossimo lunedì.

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INGREDIENTI per 10 porzioni

PREPARAZIONE: 15 MIN – COTTURA: 50 MIN 

70 gr di farina di grano tenero 00

50 gr di farina di castagne 

170 gr di zucchero semolato

4 uova 

130 gr di cioccolato fondente al 50%

125 gr di burro

500 ml di latte

1 baccello di vaniglia 

1 pizzico di sale

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PROCEDIMENTO

Ho riscaldato leggermente il latte con in infusione i semi ricavati dal baccello di vaniglia. Nel microonde ho sciolto il burro e l’ho lasciato poi raffreddare, in alternativa potrete farlo in un pentolino con il fuoco molto basso. Sempre nel microonde ho sciolto il cioccolato fondente; sarà necessario circa un minuto alla massima potenza, ma è sempre meglio verificare i tempi controllando di tanto in tanto. Ho separato i tuorli dagli albumi e ho montato questi ultimi a neve piuttosto ferma. A parte ho montato i tuorli con lo zucchero fino ad avere un composto molto chiaro e spumoso.  Ho aggiunto al composto il burro fuso, la farina ben setacciata, il latte poco alla volta e, infine, il cioccolato fuso. A questo punto ho incorporato, poco alla volta, le chiare d’uovo montate, mescolando con un mestolo dall’alto verso il basso per non smontarle eccessivamente. Ho aggiunto un pizzico di sale. Ho versato la pastella ottenuta in una teglia rettangolare di 25×20 cm ricoperta da carta da forno. Ho infornato per 50 minuti a 160°. 

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28 thoughts

  1. La mia vecchia mamma mi ha regalato uno strumentino niente male per separare il rosso dal bianco. Devi solo rompere l’uovo, ricordati di metterci sotto un piatto, far scivolare il rosso nell’attrezzo. Poi quello se la gestisce lui e il bianco piano piano cola nel piatto mentre il rosso attende paziente si essere sbattuto a parte.
    Se lo trovo in giro (il mio sembra degli anni Sessanta. Quelli veri. Non quelli vintage degli anni duemila), te lo prendo 🙂

  2. io solo a vederla mi lecco i baffi! Aspetto di trovare farina di castagne di qualità macinata a pietra e poi la provo. Nel frattempo dovrò cercare qualcosa con le castagne fresche.. quest’anno ne abbiamo raccolte un’infinità!

  3. Vedi che sei superbrava anche con le torte tradizionali? Quella fetta con la forchetta vicino sembra proprio la mia. 🙂 Mi sembra di avvertire che ti è successo qualcosa di bello o diverso. Sbaglio? Terminata la full immersion Expo ti chiamo e mi aggiorni! Buona settimana.

  4. confesso che anch’io non ho troppa voglia di separere gli albuni dai tuorli, non perché non ci riesca ma perché scelgo sempre la patricità e spesso i dolci che richiedono questa operazione li evito, ho fatto una volta questo dolce , quello classico alla vaniglia ma non ne sono rimasta entusiasta per cui ho abbandonato l’idea, non mi piaceva la differenza di consistenza, strano, poiché é la caretteristica di questo dolce, ma forse perché a me piacciono i dolci leggermente più compatti. Questa tua invece mi ingolosisce mi piace molto il suo aspetto, e sono follemente innamorata dell farina di castagne nonché del cioccolato per cui ritengo di provarci, ascoltando il tuo suggerimento di lasciarla un po’ più in forno.

    Un’abbraccio!!!!

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