ABOUT ME

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1979. 3 luglio. ore 9.50. Milano.

Da studentessa di lingue e materie umanistiche, lavoro oggi in ambito finanziario, barcamenandomi tra tassi d’interesse e la passione per la cucina in ogni sua forma. Cucino dall’età di 12 anni per “colpa” di una mamma con un’allergia congenita ai fornelli e quando ho capito che non c’era nulla di più esaltante che stare attaccata al vetro di un forno per 30 minuti per vedere una torta crescere, ho capito che c’era passione vera. Quella che non ti risolverà i problemi della vita, ma che ti aiuterà a far uscire qualcosa di buono da quelle giornate in cui non avresti voluto neanche metter piede. Ti darà l’onore di essere sempre in prima fila nell’organizzazione di una cena e ti capiterà spesso e volentieri di avere otto persone a tavola senza neanche rendertene conto. A questo servono le passioni. A farti sapere qual è il tuo posto. Almeno per me è così. Non so molto altro. So che col tempo si migliora, ma che c’è sempre da imparare e per fortuna. Che parlare con l’impasto del pane non è una malattia. Che le lasagne e la pizza si possono mangiare anche a colazione.

“Ci sono tre cose che una donna è capace di fare con niente: un cappello, un’insalata e una scenata.”
M.T

69 thoughts

  1. Che magia, e che bel personaggio par celarsi dietro queste pagine di racconti e di dedizione per una passione che, condivido,
    migliora le nostre giornate.
    Ti seguirò con costanza, cara dea della cucina, il tuo è un interesse autentico e approfondito in una direzione che mi attrae molto: la naturalezza, il binomio cucina-salute, in un’era in cui solo il nostro impegno e curiosità di sapere possono salvarci da una proposta alimentare sempre più omologata e insalubre.
    Grazie Angiola

    1. ciao dear come va?quanto è sfizioso il tuo sitoho cercato ricetta pane al kamut ma è una roba troppo semplice e non c’è:) la vorrebbe mia suocera😁
      mi sai dire le dosi per caso?clicchiamo numerosi su: http://www.nozzelive.it (porca vacca non mi si indicizza:(Date: Sat, 30 Mar 2013 15:03:48 +0000
      To: barbaracampo@hotmail.it

      1. Ba, il pane al kamut non è diverso dagli altri tipi di pane nel procedimento. La farina di kamut la puoi utilizzare normalmente come fai con la farinia di grano. Tieni conto che, come sempre, devi considerare 500 gr di farina per un panetto di lievito di birra (sarebbe meglio il lievito madre in polvere che trovi nei negozi di prodotti biologici).
        Ciao! Clicchiamo tutti su http://www.nozzelive.it ! 🙂

    1. Non necessariamente. Ovviamente se la misceli con altre farine il sapore sarà meno intenso. Io ti consiglio di utilizzare per 1 Kg di farina 600 gr di farina di Kamut e 400 gr di farina integrale (la farina bianca non va più di moda 🙂 ).

  2. ho appena fatto una crostata degna di te(tranne l’estetica, che da me lascia un po’ a desiderare). tutto biologico con zucchero di cana integrale(uso solo quello equosolidale scuro, è fantastico, spero solo scenda di prezzo)

  3. Ciao. Sono Alessia. Mi ha parlato di Piatti coi tacchi Silvia (milano beauty). Ci ho dato un’occhiata ed è davvero un bel blog. Penso che sarò una tua assidua lettrice. Se hai voglia fatti un giro sul mio di blog. Tutt’altro genere. Ma qualche ricetta l’ho messa dentro anche io.
    In bocca al lupo per questa avventura. 🙂

    1. Ciao Ale! Che bello trovarti anche qui (oltre al Milano Beauty). Ho dato ora un’occhiata al tuo blog anche io e mi piace molto! Ti seguiró!
      In bocca al lupo anche a te per questa faticosa, ma interessante avventura e auguri per la tua bellissima bimba (ho visto qualche foto con Silvia!)
      A presto!

  4. Solo quando si trova poesia in un impasto che lievita, o ci si parla addirittura assieme, ci si può definire davvero appassionate!🍝🍕riconosco la medesima vena e ne sono felice!!! A presto😊marilenainthekitchen.wordpress.com

  5. Ciao !! Piacere di conoscerti. Anche io sono una milanese scappata in Maremma, anche io amo cucinare ma non solo…..complimenti per questo bellissimo blog. A presto, Beatrice

    1. Ciao Beatrice,
      grazie per i complimenti sul blog, ne sono onorata. Spero di avere modo di fare presto altre chiacchiere con te visto che sei anche milanese come me e credo tu abbia un sacco di cose da raccontarmi/insegnarmi.
      Ti verrò a trovare presto!
      Un abbraccio

  6. Ciao sono felicissima di aver conosciuto te e il tuo blog! Spero che tra di noi si instaurerà una grande intesa e che da te potrò imparare molto visto le tue bellissime ricette! Bella presentazione e viva la passione!

    1. Ma grazie cara Astrid,
      ho letto ora anche la tua presentazione e devo dire che mi ritrovo in molte delle cose che hai scritto. Ci seguiremo allora con “passione” e anche io penso che imparerò molte cose da te, perchà l’eta in queste cose non conta (e poi io ho solo 34 anni!:) ).
      Un abbraccio e a presto!

  7. ahahahah!
    bentrovata da una che ha cominciato prestissimo come te e che da 20 anni resta attaccata alla finestrella del forno sino a fine cottura di qualsiasi cosa ci sia dentro!!!
    😀
    (PS: ecco perché non faccio mai le meringhe!!!)

    1. 🙂 ben trovata a te! Sono contenta di essere in buona compagnia… 🙂 e se devo dirla tutta, non so se sia un caso, anche io non preparo mai le meringhe (un dolce con il forno aperto? Che non hai neanche la maniglia per attaccarti e stare a guardare? Non scherziamo…). A presto!

  8. Mi piace il quadro che dipingi parlando di te stessa. E con la storia della pizza a colazione mi hai conquistata. Passa a trovarmi, se ti va. Complimenti, bello il tuo blog. 🙂

  9. Ciao, è un vero piacere conoscerti..la tua descrizione mi piace da matti e sono sicura che andremo molto d’accordo! D’ora in poi sarò spesso ospite da te ^_^ Ti seguo con piacere!
    A presto
    la zia Consu

    1. Ciao! Ti ringrazio di cuore per il pensiero, ma rispondo a te come ho risposto a tutti quelli che mi hanno dato un “premio”. Non amo molto questa cosa e non mi piace l’idea di far parte di una “catena di Sant’Antonio”. Preferisco mantenere i contatti con voi in altro modo. Il mio è un pensiero assolutamente personale, quindi lungi da me un giudizio nei tuoi confronti o nei confronti di tale usanza. Spero che ci manterremo comunque in contatto in altro modo. A presto e spero tu abbia apprezzato la sincerità 🙂

  10. Ciao cara, ci siamo viste sabato mattina in fila. Noi ce ne siamo andati prima perchè eravamo proprio stufi, ma come ti è andata? il tuo filetto di maiale in carpione è piaciuto?

      1. si siamo noi! beh volevo vedere il tuo filetto, e poi il blog mi piace, sei brava sai? ti seguirò. in bocca allo chef!

  11. ciao piatti coi tacchi ci siamo visti al casting di masterchef, ero quello davanti a te con l’americana, io verso le 11 me ne sono andato da quel carnaio, gente sdraiata per terra, cessi maleodoranti, non un posto per sedersi, ma che vadano a cagare. gli ho scritto una mail dicendogli che sono dei miseri a umiliare le persone in quel modo e non so che altri rimproveri, ma che cazzo potevano chiamare una metà al mattino e l’altra al pomeriggio, sti stronzi, ero con mia moglie e avevo fatto il coq au vin, non so se ti ricordi, ma ti auguro tutto il bene del mondo, a proposito bello il sito fa venir voglia di mangiare, ciao un abbraccio, p.s. strana la televisione sembrano su un’astronave e invece sono in una topaia

    1. Ciao Roberto!
      Che bello che tu e tua moglie mi siate venuti a cercare! Non pensavo che ieri te ne saresti andato! Per me è stata una giornata lunghissima e molto, molto pesante…non so se lo rifarei, però è stata comunque un’esperienza.
      Hai fatto bene, se ti sei sentito umiliato, a protestare. Sono convinta che sia giusto farlo quando non ci si sente “rispettati”. Diciamo che io ero arrivata già nell’ottica di passare una giornata del genere e quindi, fortunatamente anche grazie alla buona compagnia dei miei amici e del mio fidanzato, me la sono fatta passare in qualche modo. Ma è stata dura.
      Teniamoci in contatto. Se vuoi sul mio blog c’è posto per il tuo coq au vin 🙂
      Un abbraccio anche a te, sono contenta che tu mi abbia scritto!

  12. Anch’io ho imparato a cucinare da piccola col dolceforno. Avevo appena undici anni quando ho preparato i miei primi biscotti di pasta frolla.

  13. A quattordici ho usato la cucina vera e propria ed ho fatto la pasta col pomodoro. Un sugo semplice e buonissimo. Poi, ho incominciato ad inventare. Ora le mie ricette sono pubblicate su internet ed io non ci posso ancora credere!

  14. Grazie per essere passata da me, ad un primo sguardo mi piace il tuo blog, devo approfondire. Ho vissuto a Milano molti anni e ogni tanto ci torno. Che soddisfazione sentire che non sono l’unica che parla con le cose, tutte, figuriamoci in cucina ,e ho la pretesa che mi rispondano…..
    A presto, ciao

    1. Ciao,
      grazie mille a te per essere passata. Anche io ho dato solo uno sguardo al tuo blog, ma approfondirò sicuramente con calma.
      E’ vero, parlare con le cose, soprattutto col cibo, è una bellissima malattia 😉
      A presto e grazie ancora 🙂

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