TORTA DI PANE DOLCE AROMATIZZATA AL THE NERO CON GRANO ARSO DI PUGLIA

In procinto di scrivere il nuovo post, qualche giorno fa, riflettevo sulla mia scelta di escludere quasi totalmente la carne dal mio blog. In fondo sapete che non sono vegana e neanche vegetariana, ma ho, da qualche anno, parecchia attenzione per questo argomento, che credo stia diventando, col passare del tempo, sempre più importante.

Le mie motivazioni vogliono essere principalmente a sostegno di questo Pianeta, che spende energie, enormi e non necessarie, per mantenere un’industria non etica, quale è quella degli allevamenti intensivi, dove gli animali perdono la dignità che spetta ad ogni essere vivente. Se tutto si evolve, perché le nostre scelte alimentari non dovrebbero farlo? Le nostre necessità alimentari si sono evolute nel tempo e soprattutto le nostre necessità ambientali: dobbiamo risparmiare acqua, che viene, invece, impiegata oggi per la coltivazione di cereali, che sono destinati al sostentamento degli allevamenti intensivi. Si parla addirittura del 75%. Questi cereali provengono, per lo più, dai Paesi “della fame”. Esiste quindi una strettissima correlazione tra la fame nel mondo e il nostro eccessivo consumo di carne. La buona notizia è che cambiare, almeno in parte, è possibile. Le nostre scelte possono davvero fare la differenza. Sostengo da due anni il “Meat Free Monday” (il lunedì senza carne) e partecipare a questo progetto può davvero fare la differenza senza nuocere senz’altro alla nostra salute, anzi e con pochissimo impegno.

Chiudo l’argomento, sperando di avervi fatto riflettere almeno un pochino, per parlarvi, invece, di un ingrediente che non avevo mai usato e che ha origini molto antiche: il grano arso, una farina scura di umili origini, che veniva ottenuta dal grano recuperato dopo la bruciatura degli scarti a seguito della mietitura. Questo “recupero” avveniva da parte di persone che non potevano permettersi la farina bianca e per questo era un alimento povero. E’ stato riscoperto da pochi anni dagli agricoltori, pugliesi e lucani, che lo hanno fatto diventare un prodotto di nicchia. Naturalmente la procedura per ottenere il grano arso, dal caratteristico odore “affumicato”, è totalmente diversa da quella usata nel passato: si procede, infatti, attraverso, una tostatura del grano e non alla completa bruciatura. Si ottiene così una farina, dal profumo e gusto molto intensa, che, data la bassa percentuale di glutine, va impiegata insieme ad altre farine in una percentuale intorno al 30%.

L’ho utilizzata oggi, in attesa usarla per panificare, per la preparazione di un pane dolce un po’ particolare: si tratta, infatti, di una torta speziata e aromatizzata al the nero. Neanche a dirlo è vegan. E’ adatta sia alla colazione che alla merenda. L’autrice della ricetta è Dunja Gulin, una chef di cui vi parlerò nei prossimi post e che ha finalmente cambiato il mio approccio ai dolci vegan, con risultati inaspettati La ricetta è sul libro Pasticceria Vegana. Naturalmente è personalizzata dalla sottoscritta.

Vi aspetto lunedì per la nuova ricetta!

enjoy

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 INGREDIENTI PER UNA TORTIERA DA 23 CM O UNO STAMPO DA PLUMCAKE

60 gr di prugne secche

60 gr di datteri

40 gr di fichi secchi 

60 GR di uvetta

330 ml di The Nero

3 Cucchiai di sciroppo d’acero o di riso

La scorza grattugiata e il succo di un’arancia

65 ml di olio di girasole o altro olio di semi di qualità

200 gr di farine miste (per me 150 gr di farro+50 gr di grano arso

1 cucchiaino di lievito (preferibilmente cremor tartaro)

1 cucchiaino di bicarbonato

1 punta di cucchiaio di sale 

1/2 cucchiaino di cannella in polvere

1 pizzico di noce moscata 

1 pizzico di zenzero

110 gr di anacardi (per me nocciole)

110 gr di noci tritate

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PROCEDIMENTO

Ho messo in infusione tutta la frutta secca (prugne, datteri, fichi e uvetta), ridotta in piccoli pezzi, nel the nero caldo e ho lasciato in infusione per trenta minuti circa. Ho aggiunto all’infusione lo sciroppo d’acero, la scorza e il succo d’arancia, l’olio e ho mescolato bene. In un’altra ciotola ho mescolato le farine, il lievito, il bicarbonato, il sale, le spezie, le nocciole e le noci. Ho unito poi il the ed il suo contenuto con quello della farina. Ho mescolato per amalgamare bene e ho trasferito il composto nella tortiera. Ho infornato a 180 gradi in forno preriscaldato e ho cotto per circa 50 minuti. Naturalemente ho fatto la prova stecchino prima di sfornare per controllare che l’interno della torta non fosse umido. 

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33 thoughts

  1. Bravissima!! Condivido in pieno il tuo ragionamento, sebbene anche io non sia nè vegana nè vegetariana (nè intenda diventarlo). Mi sembra che basti tanto poco per mangiare bene consumando poca carne…
    Questa torta mi piace molto…con quel tè nero e tutta la frutta secca… Mi ci vorrebbe domattina a colazione!!
    Un abbraccio,
    Alice

    1. Ciao Alice, so che condividi il mio pensiero! Questa torta è proprio adatta a te, in realtà si classica di un dolce molto classico e tipico del nord, ma questo aroma al the nero la rende più particolare.
      Un abbraccio anche a te e vengo a trovarti per il tuo contest!

  2. Tesoro, sai che anche io oramai son quasi veganizzata anche se fondamentalmente non son mai stata gran consumatrice di carne.
    I dolci vegan son tosti…e io ne so qualcosa (finora più fallimenti che altro :D)
    La tua scelta di ingredienti è molto allettante e mi metti una pulce nell’orecchio…
    Ce la si può fare 🙂
    Brava brava
    Un abbraccio grande

    Lou

    1. Lou, sono riuscita ad avere dei risultati davvero inaspettati! Spero un giorno ci confronteremo su questo argomento 😉
      Questo dolce è buonissimo, ma non necessita di grande lievitazione e non ha bisogno di avere un impasto particolarmente soffice. Per altri dolci invece è sempre stato un disastro, ma sono sulla buona strada e sono felicissima!
      Spero comunque di averti dato qualche spunto e devo ancora venire a trovarti nella “casa” nuova.
      Un bacio grande

      1. Assolutamente sì! Per me è un mondo nuovo tutto da scoprire e son curiosisima. Di te mi fido!
        Dobbiamo impintarci provare e provare, le mie amiche vegane ancora ricordano il mio orrido budino di riso veg 😀
        Si, mi son segnata il nome dell’autrice della ricetta originaria e indagherò a fondo, grazie 🙂
        Un abbraccio grande
        Lou

  3. Queste sono le torte che amo di più, quelle rustiche, da credenza, fatte da semplici inngredienti ma con un bagaglio di emozioni e idee quanto mai fondamentale!
    Mentre leggevo ero così contenta … sembra un prolungamento del mio post di oggi; e queste coincidenze o fili invisibili che ci uniscono mi fanno stare subito bene 🙂
    Mentre mi unisco a te per fare colazione, non posso fare a meno che guardare e riguardare le foto (su instagram ) del tuo pane … davvero un capolavoro!
    Ancora sto dando la caccia alla farina di grano arso!!! Nel frattempo ti auguro un dolce inizio di giornata e una bellissima settimana
    ps: due domenica fa Presa Diretta (non so se l’hai visto) aveva la puntata incentrata tutta sulla tua splendida terra … tanto bella quanto maltrattata … un po’ come la mia povera Liguria!

    1. Martina, davvero…ho letto prima il tuo post, sembra che ci fosse un filo che ci univa 🙂 è già successo un’altra volta o ricordo male?
      In ogni caso so che i nostri pensieri ogni tanto si intrecciano e ne sono molto felice.
      Grazie anche per i complimenti sul pane. Sto cercando una ricetta che mi faccia ottenere un buon risultato anche con il lievito di birra per poter fare (bene) il pane anche quando ho poco tempo (intendo una buona alveolatura e buona lievitazione). Sono abbastanza soddisfatta, ma si può fare di meglio.
      Ho visto Presa Diretta, hanno parlato anche di Paola (naturalmente non molto bene), ma effettivamente sono sempre più convinta che la Calabria è una terra davvero ricca di bellezze. La tua Liguria è meravigliosa, ma effettivamente molto, molto sfruttata. Sono due tipi di maltrattamenti diversi 🙂 ma sempre di maltrattamenti si parla.
      Un abbraccio grande e grazie di cuore di essere passata.
      Ci vediamo da te

  4. Un pensiero che ho anch’io da tempo e non sono ancora riuscita a eliminare completamente la carne dalla mia alimentazione ma ne mangio davvero molto poca. Le torte cosi rustiche e con ingredienti di casa mi piacciono molto specie se dove lo zucchero e completamente naturale. Mi tenta molto cosi come tante tue proposte dolcezze e trovare il grano arso che ho avuto già in regalo , qui é pura follia.
    Un abbraccio☺

    1. Chi si intende un pochino di cibo e “lavora” anche solo per passione in questo settore non può non pensarla come noi e so per certo che quasi tutti noi abbiamo cambiato già molto le nostre abitudini.
      Questa torta è davvero buona! E hai notato che non ha neanche un grammo di zucchero 🙂 oramai i miei dolci sono tutti così 🙂
      Un abbraccio e grazie di cuore di essere passata

  5. Nemmeno io sono vegetariano e nemmeno vegano, tuttavia se dovessi uccidere per vivere probabilmente morirei di fame e le galline di vecchiaia…
    Quando sarò allo stremo ruberò dal tuo balcone questa torta… 🙂
    Emanuele

    1. Caro Emanuele,
      hai centrato uno dei problemi più grandi: noi (mi ci metto naturalmente anche io) non vediamo più l’uccisione dell’animale che diventa cibo. Per noi la fettina di carne nella vaschetta è una fettina di carne nella vaschetta. Se dovessimo uccidere, moriremmo tutti di fame. C’è qualcosa che non va, non trovi?
      In caso di necessità, comunque, ti aiuterò nel tuo sostentamento e mi aspetto lo stesso 😉
      Un abbraccio e grazie

  6. Anche noi ultimamente abbiamo ridotto di molto il consumo della carne, semmai spingendoci più sul pesce. Non siamo vegetariani, ma stiamo attenti anche noi a non consumarne troppa.
    D’altra parte, anche ricette vegane come quella proposta da te sono molto interessanti.
    Anzi, ora che siamo stati a Milano, visto che abbiamo incontrato un amico vegano, siamo andati in un ristorante vegano e devo dire che ci è piaciuto.

    Fabio

  7. Mi trovi in perfetta armonia con il tuo pensiero e x quello che posso cerco di utilizzarne il meno possibile.
    Splendida la tua proposta dolce di oggi..mi sognerò quella fetta a merenda 😛

  8. Come immaginerai, apprezzo e condivido in pieno quello che hai scritto ad inizio post, ormai da 4 anni ho deciso di non mangiare più né carne né pesce, anche per i motivi che tu hai precisamente esposto.
    Apprezzo tantissimo anche questa deliziosa torta, dev’essere davvero particolare con gli aromi del tè e del grano arso (che ho mangiato solo sotto forma di pane e pizza)…voglio assolutamente passare dall’immaginazione alla realtà, perciò questa ricetta finisce salvata nella lunga (ma in costante ascesa) to-do list 😉
    Un abbraccio, a presto!

    1. Ciao Alice,
      finalmente ci siamo trovate anche su fb 🙂
      So che sei d’accordo con me e io devo dire che ho imparato molto anche da te e da tutti quelli con cui mi confronto da quando ho aperto queto blog. Quindi grazie!
      In questo periodo mi sto cimentando tanto con la pasticceria naturale, mi sto appassionando tantissimo, anche perchè sto riuscendo ad ottenere dei risultati che fino a qualche mese fa non avrei mai sperato!
      Questa torta è molto semplice, nell’impasto, ma questo aroma del the e del grano arso la rende davvero particolare.
      Grazie di cuore di essere passata.
      Un abbraccio

  9. convengo con te e condivido il tuo ragionamento! e cmq qst torta vegana o no, nata pe rvolontà vegana o meno, è deliziosa! tutta quella frutta secca mi fa impazzire e il connubio dei sapori e dei profumi deve essere meraviglioso

  10. Questo argomento mi è più che mai familiare proprio in questi giorni in cui con il mio ragazzo abbiamo deciso di mangiare carne solamente una volta ogni due settimane, lo abbiamo chiamato regime carnivoro attenuato, visto che non è vegetariano, consumando pesce né tantomeno vegano… nel mio caso la scelta la devo alla lettura di The china study che per me è stata illuminante, mi piacerebbe che tutti lo leggessero perché è difficile spiegare le proprie ragioni ad amici, parenti eccetera che tutto ciò che pensavamo di sapere sulla nostra salute è sbagliato.
    Spero di riuscire a mantenere questo impegno, e senza cambiare nome al blog…patata bistrot suona male, no?:)
    Complimenti per la torta vegana, quanti ingredienti preziosi e salutari, un ottimo modo per iniziare la giornata!!
    Buona domenica, L. Un abbraccio da entrambe le pancette !!

    1. Avevo già sentito parlare di questo libro e mi convinci sempre più a leggerlo 🙂
      Il regime che tu e il tuo ragazzo state adottando mi sembra un buon modo per dare inizio ad un ottimo stile di vita e un contributo all’ambiente e davvero non è poco! Anche senza cambiare nome del blog 🙂
      Un abbraccio e grazie mille di essere passare.!

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